mercoledì 30 marzo 2011

FOOL & FULL. SETTANTA ACRILICO TRENTA LANA

Si dice marzo pazzerello, no? Ecco, il mio marzo oltreché fool è stato decisamente full!
In questo periodo ho creato un nuovo blog,  "Delizia&Castigo": tutto quanto riguarda cibo e ristoranti da ora in avanti lo scriverò lì, mentre in Esperienzestetiche continuerò a scrivere di cinema, libri... e variazioni sul tema! 

Sto leggendo "Settanta acrilico trenta lana", opera prima di un'autrice 23enne dal nome evocativo: Viola Di Grado. Non sono ancora a metà quindi non posso dare un giudizio definitivo, però la ragazza ha talento.
E' un libro strano, dark e anche un po' scomodo, da leggere con lentezza, soffermandosi su ogni frase perchè ogni frase è un'ispirazione poetica ("La finestra si spalancava su un sole finto, uno schizzo di tuorlo sul bianco malato del cielo", pag.15). La Di Grado scrive per immagini e vale la pena assaporare uno a uno i quadri che sapientemente tratteggia, anche se la lettura non risulta propriamente leggera. La conoscete? 
Una delle immagini che mi hanno colpito di più è a pag.17:


"Mamma".
Il suo viso che si girò verso di me rendendomi parte dell'universo dolorosamente azzurro dei suoi occhi. La sua bellezza perfetta, la sua bellezza finale.
"Mamma".
Il cielo è soltanto un remake a basso budget dei suoi occhi. Il sole è un remake a basso budget dei suoi capelli. Io sono un remake a basso budget dei suoi geni.

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