martedì 18 gennaio 2011

UN GIORNO

Ho letto "Un giorno" di David Nicholls poche settimane prima di aprire questo blog. Ne avrei voluto parlare  più di una volta, ma poi, presa dallo scrivere di tante altre "esperienze", ho sempre finito per non farlo, anche se continuava a non andarmi giù di lasciarlo nei cassetti della memoria senza condividerlo, perchè è davvero troppo bello. Così alla fine eccomi qua a rendergli giustizia.

L'input definitivo a scriverne mi è arrivato per due motivi: primo, perchè nelle ultime settimane l'ho sentito chiamare in causa più volte, vuoi perchè durante le feste c'è più tempo da dedicare alla lettura e fra i regali di Natale i libri vanno alla grande, vuoi perchè a fine anno si tende a fare classifiche e fra i migliori  romanzi del 2010 "Un giorno" è stato citato da più voci, alle quali non posso che unirmi;  secondo motivo, perchè è in post-produzione il film che ne ha tratto la regista Lone Scherfig (la stessa di "An education"), con protagonisti Anne Hathaway e Jim Sturgess. Il film sarà nelle sale a fine 2011 e allora non ho dubbi che il romanzo di Nicholls vivrà una seconda stagione di gloria.

Anne Hathaway - Emma e Jim Sturgess - Dexter
Sicuramente il libro si presta alla trasposizione cinematografica. Forse perchè David Nicholls è anche autore per tv e cinema e quindi sa il fatto suo su come creare immagini accattivanti che dalla carta potrebbero volare direttamente sul grande schermo. Un libro ruffiano? Forse. Nel senso che sa prendere per mano il lettore, conquistarne la mente e il cuore e non lasciarlo libero fino alla fine e anche oltre. Emoziona, ammalia, è moderno ed eterno al tempo stesso. C'è dentro un po' di ognuno di noi, nella storia di Emma e Dexter, i due  protagonisti che conosciamo appena laureati e accompagniamo per vent'anni, in un'amicizia che diventa amore, che lo è sempre stata senza piena consapevolezza, perchè la vita spesso fa percorsi tortuosi, più si cerca di ingabbiarla e inscatolarla in compartimenti stagno e più lei - capricciosa - sfugge. Più pensiamo di sapere ciò che si vuole e più il destino ci porta altrove, più cerchiamo di conformarci a un modello che crediamo giusto e più si finisce a dibattersi nei suoi confini come mosche impazzite che non trovano via d'uscita.

Dexter ricco e bello, che insegue le donne e il successo e finisce a fare il patetico showman in tv, Emma con così poca voglia di apparire e tanta voglia di indipendenza, concreta, lavoratrice, idealista, con l'aspirazione di diventare scrittrice. Condividono una notte insieme subito dopo la laurea, il 15 luglio 1988, ma sono troppo diversi per pensare anche solo lontanamente di legarsi. Eppure, da quel momento non si lasciano più. Un po' per caso, un po' no, un po' per inesauribile curiosità reciproca, un po' per affetto, si cercano, si affiancano, si confidano, si punzecchiano, si vogliono bene. Ci sono sempre l'uno per l'altra, pur appartenenedo a due mondi apparentemente distanti mille miglia.

Ancora Sturgess - Dexter e Hathaway - Emma, più adulti
Le loro vite scorrono su binari paralleli per venti anni, dei quali Nicholls ci mostra il "punto della situazione" ogni 15 luglio,  quando Em e Dex, per caso o per volere, sono sempre insieme e a noi è dato sapere cosa è cambiato nella loro storia personale e condivisa. Crescono, maturano, fanno scelte importanti, Dexter si sposa e ha una figlia... continuando a ignorare l'ovvietà del sentimento che li lega. Ma forse è così che deve essere, forse, anche se certe cose si sanno da sempre, mica è facile metterle a posto? Quando c'è uno non c'è l'altra, e viceversa. La vita ci prende nei suoi turbini, e poi non ci si vuol credere che quella sia la persona per noi. Dexter il belloccio immaturo, Emma la secchiona dal pessimo look. Ma la maturità appiana le differenze. Il bianco e il nero si mescolano, i contrasti si smussano, le sovrastrutture svaniscono e piano piano rimane l'essenziale. Em e Dex. Dex ed Em. Appunto.

Tra i libri più belli del 2010, sicuramente. Da leggere con la voglia di lasciarsi trasportare, astenersi critici razionalisti! E comunque non c'è romanticismo stucchevole, non c'è irrealtà. C'è una storia ironica e malinconica, bella e triste, un legame forte, fatto di contrasti e di sfumature, terribilmente vero.

4 commenti:

  1. Mi hai quasi convinto a comprarlo,bella recensione complimenti.

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  2. si legge bene è scorrevole, bello accompagnare i due protagonisti lungo il loro cammino per diventare adulti pieno di scelte difficili, compromessi insomma affrontare la vita con alti e bassi...ma per quanto riguarda la storia d'amore dei due la trovo un pò banale....i soliti amici che poi si scoprono innamorati...mah...consigliarlo....non saprei...a me non ha fatto impazzire.

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  3. Ciao Anonimo commentatore! Questione di punti di vista... è vero che è "la solita storia d'amore", ma tutte le storie d'amore sono "le solite", quel che cambia è la capacità di raccontarle con taglio originale, cosa che secondo me David Nicholls riesce a fare. Non altrettanto potente è invece il film tratto dal libro!
    Approfitto di questo commento per lanciare un appello: per commentare vi registrate per favore tramite Google account? So che è un passaggio poco immediato ma ogni volta mi trovo a replicare a commentatori "anonimi" e la cosa mi mette un po' a disagio :-)

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