mercoledì 14 dicembre 2011

MELANCHOLIA

E' un film strano Melancholia di Lars Von Trier. Mi aveva attratto da subito ma ne temevo la pesantezza: in realtà è tutt'altro che noioso, nonostante la durata di oltre due ore e l'indubbia lentezza. Anzi è potente e geniale.

Innanzitutto c'è la scelta di dividere il film in due parti piuttosto slegate l'una dall'altra. Dopo un prologo visionario con immagini in slow motion accompagnate dalla musica del Tristan und Isolde di Wagner comincia la prima parte in cui protagonista è Justine (Kirsten Dunst), che conosciamo nel giorno del suo matrimonio con Michael (Alexander Skarsgard). Dovrebbe essere al settimo cielo, come è lui, e invece è soffocata da timori e paure, che si celano dietro un sorriso onnipresente. La festa che le hanno organizzato la sorella Claire (Charlotte Gainsbourg) e il marito John (Kiefer Sutherland) evolve in un crescendo delirante, che finisce con la rottura tra i due sposi.

giovedì 8 dicembre 2011

CAMPOVOLO 2.0: IL CONCERTONE ARRIVA AL CINEMA IN 3D

Per chi, come me, quel 16 luglio c'era, e c'era anche il 10 settembre del 2005, è stato come rivivere un'emozione. Parlo di Campovolo 2.0 3D, in anteprima milanese lunedì sera al cinema Anteo e uscito ieri in 370 sale italiane. Ancora una volta, dopo 'Pina' di Wim Wenders e con tutti i doverosi distinguo, ho visto un film in cui il 3D esprime davvero le sue potenzialità, anche se, a dirla tutta, gli occhialetti mi hanno sempre fatto venire il mal di testa.

Più che di un fim si tratta di un reportage  che racconta Campovolo dalla fase preparatoria alla fine del concerto, con intermezzi dove Liga racconta se stesso, le sue amicizie storiche e tutto quanto lo lega al suo paese. 'Questa è la mia vita' dà il via ad una scaletta che comprende i successi storici e le nuove canzoni.

Sedute accanto a me c'erano sedicenni che impazzivano alla vista di qualche centimetro di pelle del Liga sotto la camicia aperta (per quanto mi riguarda ho sempre avuto una insana passione per Federico Poggipollini). 

Comunque, la formula è un po' ibrida, va detto: seguire un concerto seduti nelle poltroncine di un  cinema d'essai non è la stessa cosa che farlo sull'erba di Campovolo. Le suddette adolescenti si lanciavano in cori e mani alzate, mentre io e il pubblico un po' più adulto avevamo qualche remora, anche se ogni tanto si scaldava anche la signora accanto a me. Forse in uno di quei grandi multisala con l'odore di popcorn dove i ragazzi vanno alla domenica pomeriggio sarà più facile rivivere davvero l'atmosfera del concertone.

domenica 13 novembre 2011

IL GIORNO DI EMMA E DEXTER

Sono loro, non c'è dubbio. Dopo un anno di attesa eccoli uscire dalle pagine del bestseller di David Nicholls per diventare protagonisti di un film carico di aspettative.

Anne Hathaway e Jim Sturgess, diretti dalla regista danese Lone Scherfig, sono Emma e Dexter, la coppia di amici protagonista di One day (Un giorno), che per vent'anni si ama senza volersene accorgere.

lunedì 24 ottobre 2011

L'AMORE CHE RESTA

E’ come una poesia l’ultimo film di Gus Van Sant, 'L’amore che resta' ('Restless' nel titolo originale).  Il tema è la morte: vissuta, sofferta, attesa, rifiutata e poi metabolizzata grazie al gioco e all’ironia.
Protagonisti sono Enoch (Henry Hopper, figlio di Dennis)  e Annabel (straordinaria Mia Wasikowska, l'Alice in Wonderland di Tim Burton ): i due si conoscono al funerale di un amico di Annabel. Enoch ha l’abitudine di frequentare funerali rigorosamente in abito nero, Annabel invece si veste sempre da uomo. Lui ha perso entrambi i genitori in un incidente stradale, al quale è sopravvissuto dopo essere finito in coma ed aver assaggiato la morte per tre minuti. Vive con la zia, è stato allontanato da scuola e ha un amico immaginario: Hiroshi, ufficiale di marina giapponese morto durante la seconda guerra mondiale.

martedì 18 ottobre 2011

UNA SEPARAZIONE - NADER AND SIMIN, A SEPARATION

Cosa succede quando una donna iraniana, insegnante, moglie e madre, decide che nel suo Paese non vuol più starci? Quando le convenzioni religiose cominciano ad andarle strette e gli obblighi familiari tolgono ossigeno? Questa donna, Simin (Leila Hatami), ha i capelli rosso mogano che sfuggono - ribelli - alla costrizione del velo, e lineamenti delicati e decisi, ma gli occhi a volte ne tradiscono la paura.

mercoledì 12 ottobre 2011

A DANGEROUS METHOD

Lo ammetto, ero carica di aspettative. Film presentato a Venezia, una storia vera e forte, grande cast,  grande regista (David Cronenberg). E devo dire che formalmente è impeccabile, eppure non mi ha convinto, anzi a tratti l'ho trovato noioso. La figura cardine è quella di Carl Gustav Jung, interpretato da Michael Fassbender: giovane promessa della psicoanalisi, dapprima è accolto da Freud (Viggo Mortensen) sotto la sua ala e ne è l'erede designato. Poi le loro visioni iniziano a divergere. Nel frattempo Jung, non senza sensi di colpa verso la devota moglie Emma,  intreccia una relazione di stampo sadomasochistico con la sua paziente Sabine Spielrein (Keira Knightley) che diventerà a sua volta psicoanalista. A dimostrazione del fatto che 'nessun medico può guarire se non ha una ferita dentro'.

venerdì 7 ottobre 2011

LA PELLE CHE ABITO

Karl Krauss diceva che 'è un artista solo colui che sa creare un enigma da una soluzione'. Ecco: Pedro  Almodòvar nel suo ultimo film fa davvero arte. 'La pelle che abito' è un enigma costruito su un'apparente soluzione: Robert - Antonio Banderas, è un chirurgo che dopo aver perso la moglie rimasta carbonizzata in un incidente stradale decide di fare ricerche per realizzare una pelle artificiale incorruttibile. Lo fa, ma i suoi esperimenti non sono condotti sui topi come vuole far credere ai suoi colleghi. C'è una cavia al suo servizio ed è Vera (Elena Anaya): Vera è bellissima, praticamente perfetta, e se ne sta chiusa a chiave in una stanza della villa di Robert a fare esercizi di yoga.

Chi è Vera, così tanto somigliante alla defunta moglie del chirurgo?

martedì 4 ottobre 2011

MA COME FA A FAR TUTTO?

Ho scoperto il cinema di pomeriggio. E' un lusso che posso permettermi in questo periodo e che mi sta dando grandi soddisfazioni.

Primo: la poltrona di un cinema medio è molto più comoda di casa mia, e mi consente di sprofondare in due ore di assoluta beatitudine. Nel buio di una sala semivuota sto trovando la mia oasi di relax. Altro che yoga... io vado al cinema!

venerdì 23 settembre 2011

RUGGINE

E' un film strano 'Ruggine', a partire dal titolo.
Tratto dal romanzo omonimo di Stefano Massaron (Einaudi) e diretto da Daniele Gaglianone, è uno dei quattro  film che Filippo Timi ha portato quest'anno al Lido di Venezia. L'attore, uno tra i protagonisti italiani di quest'edizione del Festival, interpreta in 'Ruggine' il ruolo scomodo dell' 'orco', e lo fa con la consueta maestria e la naturale capacità di far vivere i lati più oscuri dei propri personaggi.

giovedì 25 agosto 2011

MICHEL PETRUCCIANI - BODY AND SOUL

Viveva proiettato in avanti Michel Petrucciani. Non raggiungeva il metro di altezza, aveva le ossa fragili e  doveva essere portato in braccio come un bambino, ma in quel corpo di 90 cm affetto da nanismo e osteogenesi imperfetta condensava un talento smisurato per il piano e una fame di vita fuori da ogni schema.
Era speciale Petrucciani, aveva mani sproporzionate rispetto a quel corpo piccolo che parevano voler sfondare il pianoforte quando suonavano, con una velocità non concessa ad altri esseri viventi.

giovedì 18 agosto 2011

LE DONNE DEL 6° PIANO: OPZIONE DUE

Se non avete visto Le donne del 6° piano (regia di Philippe LeGuay) e volete vederlo non proseguite la lettura di questo post. Se invece lo avete visto possiamo parlarne partendo dal finale: che ne pensate di un trittico tra Maria, Jean-Louis e la di lui ex moglie bionda e insipido-borghese Suzanne?

mercoledì 3 agosto 2011

EPIFANIE METROPOLITANE: I BOXER DI IRINA SHAYK

Forse è capitato anche a voi, aspettando il tram o passeggiando per le strade di Milano, di imbattervi nel manifesto della nuova pubblicità Intimissimi. A me è successo ieri sera. Ero sotto una pensilina, quando dall'altra parte della strada vedo quella meraviglia della natura che è Irina Shayk, testimonial del brand già da diverse stagioni. La bellezza naturale della Shayk è enfatizzata nel manifesto da un particolare: al posto del solito perizoma, indossa dei boxer da uomo. L'ossimoro fatto carne cattura, creando un inevitabile corto circuito mentale. Qual è il punto? Ti chiedi. Ecco che l'occhio si sofferma e sale sulla scritta che sovrasta la bella Irina: Intimissimi Uomo.

A rischio di risultare banale, io questa pubblicità l'ho trovata geniale. Un altro famoso brand di intimo è passato dalle modelle bioniche alle frasi d'amore, qui invece il gioco è sottile e strizza l'occhio al pubblico a 360°. 

Ho pensato, nell'ordine:

a) le mutande Intimissimi da uomo possono mettersele anche le donne;
b) gli uomini se le mettono perché pensano che piacciano alle donne;
c) gli uomini se le mettono perché subliminalmente le associano a Irina;
d) se le mettono i gay pensando di essere più femminili (leggi: come Irina).

Insomma, in questo modo il messaggio pare arrivare a tutti e ognuno (uomo/donna/gay) trova il suo buon motivo per acquistare un paio di mutande Intimissimi. O forse il corto circuito che si crea cattura l'attenzione ma poi confonde le idee e distoglie dall'acquisto?

sabato 9 luglio 2011

THE TREE OF LIFE - HABEMUS PAPAM

Finalmente sono riuscita a vedere due film protagonisti degli sgoccioli di quest'ultima stagione cinematografica, che mi ero persa causa caldo incipiente e desiderio di aria aperta piuttosto che di cinema. Adesso invece l'aria è talmente calda che qualche serata in pieno refrigerio da sala condizionata si prospetta come una bella oasi di relax. E dunque. Ecco che ho visto Habemus Papam di Nanni Moretti e The Tree of life di Terrence Malick.

Per quanto riguarda Malick devo ammettere di essere andata al cinema con il mood  sacrificale, nel senso che lo volevo vedere, dato che il film Palma d'Oro a Cannes non può non avere il suo perché, ma temevo l'annunciata pesantezza.

lunedì 4 luglio 2011

JERZY SKOLIMOWSKI PROTAGONISTA ALLA MILANESIANA 2011 CON 'ESSENTIAL KILLING'

E' tempo di Milanesiana, la manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dedicata nella sua dodicesima edizione al tema 'Bugie e Verità', che fino al 12 luglio verrà declinato in molteplici spazi e forme d'arte. Sabato pomeriggio allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) il protagonista assoluto è stato il regista Jerzy Skolimowski, considerato tra i maggiori esponenti del nuovo cinema polacco degli anni '60. Dopo l'introduzione di Enrico Ghezzi, la retrospettiva a lui dedicata è iniziata (con leggero ritardo) alle 15.30 con il film cult 'La ragazza del bagno pubblico (Deep End)' (1970), seguito dal documentario del making of 'Starting Out: The Making Of Jerzy Skolimowski's ‘Deep End' (2011), realizzato dal regista Robert Fischer in occasione del restauro in alta definizione del film. Infine, la proiezione dell'ultimo lavoro di Skolimowski, 'Essential Killing', che avevo già visto a settembre a Venezia 67, dove il lungometraggio aveva ottenuto il premio speciale della giuria, oltre alla Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, quella di uno strepitoso Vincent Gallo.

mercoledì 15 giugno 2011

DUE AMICI - CARLO MAZZONI

Alcuni libri si fanno divorare, anzi ci implorano di farlo, altri magari ci colpiscono per un particolare luminoso, ma poi deludono la nostra curiosità, non hanno la forza di sostenere il peso di una grande aspettativa. E' solo questione di essere lettori più o meno pigri?

Secondo me c'è dell'altro.

Tutto questo per dire che ho scoperto Carlo Mazzoni. 'Due amici', per la precisione. Il suo romanzo edito da Fandango.

Recensione letta non so dove, libro comprato e divorato negli spostamenti a cavallo del 2 giugno. Incuriosita da questo trentenne milanese sono andata a visitare il suo sito http://www.carlomazzoni.com/, e sono rimasta colpita dal personaggio, o meglio dall'autore che sta dietro i personaggi.

mercoledì 30 marzo 2011

FOOL & FULL. SETTANTA ACRILICO TRENTA LANA

Si dice marzo pazzerello, no? Ecco, il mio marzo oltreché fool è stato decisamente full!
In questo periodo ho creato un nuovo blog,  "Delizia&Castigo": tutto quanto riguarda cibo e ristoranti da ora in avanti lo scriverò lì, mentre in Esperienzestetiche continuerò a scrivere di cinema, libri... e variazioni sul tema! 

Sto leggendo "Settanta acrilico trenta lana", opera prima di un'autrice 23enne dal nome evocativo: Viola Di Grado. Non sono ancora a metà quindi non posso dare un giudizio definitivo, però la ragazza ha talento.

martedì 1 marzo 2011

DANIEL GLATTAUER: DAL VENTO DEL NORD ALLA SETTIMA ONDA

Venerdì sera, in viaggio da Milano a Roma, giusto due minuti prima che il treno toccasse i binari della  stazione Termini sono riuscita a finire "La settima onda", di Daniel Glattauer, che ormai da più di un mese giaceva ingiustamente abbandonato sul mio comodino. Ingiustamente perché è un libro che si vola, e che difficilmente può rimanere "in progress" per più di qualche giorno. Ma da un pezzo a questa parte il mio rapporto con la lettura è passionale e discontinuo. Accumulo libri e riviste per settimane, guardandoli distrattamente all'inizio o alla fine di giornate sempre più piene, poi appena trovo quelle due ore in cui "mi sento pronta" (ultimamente sempre più spesso in treno), li apro e mi lascio catturare, rimanendo come sotto l'effetto di uno stupefacente fino all'ultima riga. E allora se ho tempo ne ricomincio subito un altro, magari un altro ancora. Poi arriva di nuovo il risucchio della quotidianità... fino al prossimo viaggio mentale!

mercoledì 23 febbraio 2011

BLACK SWAN - IL CIGNO NERO

"Una ragazza viene trasformata in cigno, solo l'amore può spezzare l'incantesimo. Ma il principe s'invaghisce della ragazza sbagliata, e lei si uccide."


Nina (Natalie Portman) è una ballerina del New York City Ballet, ossessionata dalla disciplina e dalla perfezione fisica, prigioniera di un'adolescenza mai superata, unica figlia di una madre-padrona che come nel più classico dei conflitti genitoriali cerca in lei la rivalsa su quello che non ha potuto essere, eppure ne è invidiosa, e la reputa troppo debole per sopportare la pressione del ruolo che ha ottenuto, il più ambito, la protagonista del lago dei cigni, la nuova, giovane stella che andrà a sostituire l'astro ormai al tramonto di Beth (Wynona Ryder).

martedì 15 febbraio 2011

NE' POCO NE' TROPPO SUL SERIO

Questo non è un blog di cinema.
Non è un blog di libri.
Non è un blog di cucina.
Non è nemmeno un blog di riflessioni personali.

E' tutto quanto insieme.

E' un blog di esperienzestetiche, con ciò che ne consegue.

Cinema (perchè mi piace e ci vado spesso), libri (perchè sono la mia passione, ultimamente troppo trascurata), cibo e ristoranti (perchè adoro scoprire sapori nuovi e prendere sempre il piatto più strano del menù), e tutto quello che gravita loro intorno.

Vita quotidiana, esperienze personali che fanno capolino qua e là senza smanie di protagonismo. Considerazioni che da ciò che leggo-vedo-sento-mangio e amo scaturiscono inevitabilmente. E allora le scrivo, perchè è la cosa che mi viene meglio. Con passione e con ironia, perchè come dice il buon vecchio Luciano questa vita non va presa "nè poco nè troppo sul serio".

Era solo una precisazione, ecco.

domenica 6 febbraio 2011

SERIETA' E COMPOSTEZZA

Dopo il momento in cui decidi che sei finalmente pronta, e vuoi farlo, anzi lo DEVI fare, arriva il giorno fatidico in cui le chiacchiere finiscono e si passa ai fatti. Arriva la prima volta...

...

...

...

la prima volta in palestra.

;-)

Eh sì. Ti informi, perlustri la zona, vai in avanscoperta per tastare il cotè di frequentazione... passi l'odiosissima fase dell'incontro col commerciale che ti vuol convincere ad accettare la sua proposta di abbonamento. Ti prendi il tempo per decidere, per scegliere la tua tariffa. Vorresti l'open per poter andare quando vuoi (come al ristorante: più scelta c'è, meglio è), ma ahimè la scelta ha un costo elevato e così razionalizzi, fai due più due coi tuoi tempi e decidi la tua fascia oraria.  Poi succede che proprio quando hai fatto l'iscrizione a una certa cifra, il suddetto commerciale tramite messaggi e mail  cominci a bombardarti di offerte a prezzo stracciato (perchè a fine mese partono in automatico), e allora torni a reclamare i tuoi diritti di avere anche tu accesso a quell'offerta privilegiata. E sei sfinita già dalle contrattazioni prima ancora di cominciare a muovere un muscolo. Fortuna che ti vengono incontro, e ti danno i benefit che avevi richiesto per compensare di non esser rientrata nella promozione.

E così eccoci al dunque. Si comincia! 

Non che sia la prima volta in assoluto, ma la mia resistenza in palestra non è mai andata oltre i sei mesi consecutivi. Fortuna che la natura mi è sempre stata  abbastanza amica, perchè di aiuti gliene ho dati proprio pochi. Ma si sà, gli anni passano... e adesso urge il mantenimento! Da quando sono a Milano, ho sperimentato per due volte una palestra molto particolare (non farò nomi...), accessibile solo a donne (non a caso c'erano un sacco di islamiche velate). La prima volta che sono andata ad iscrivermi era con me il mio fidanzato ed è stato guardato piuttosto male, però devo ammettere che apprezzava molto il fatto che non ci fossero uomini in giro. Anche lì, però, in entrambi i casi è durata poco. La cosa che ho amato di più sono stati i corsi di Pilates. Ottimi perchè non si suda. Perchè io in palestra non voglio mica sudare...!! Comunque, la cosa che mi infastidiva di più era l'approccio delle istruttrici. A parte il fatto che per avere un allenamento personalizzato dovevi praticamente prenderti una personal trainer, ma la furbata era farti fare tre lezioni incluse nell'abbonamento, e poi se volevi continuare dovevi pagare ogni lezione. E fare da sola gli allenamenti che ti proponevano loro era impossibile, troppo complicati per neofite come me. E soprattutto, l'estenuante primo incontro con la trainer, con le consuete mille domande su stile di vita, alimentazione, ciclo mestruale, che cosa fai nella vita? Dove vivi? Ah sei toscana? Etcetcetc. Per non ingrassare devi fare così colì colà. Lo sanno anche le pietre come bisogna mangiare per stare in forma. Ma se tutto quello che si  sa si riuscisse anche a metterlo in pratica la Terra dimezzerebbe i suoi problemi. Insomma una seduta di psicanalisi assolutamente non richiesta, tappa obbligata, con baci e abbracci iniziali e finali, per poi, se dopo le tre volte non proseguivi, essere abbandonata al tuo destino sul tapis roulant.

E' per questo che ieri, nel mio incontro col trainer nella nuova palestra, sono rimasta così soddisfatta.  (Sì, questa è una 'normale' palestra mista, e la cosa non è proprio male!). Comunque, a parte questo, ho apprezzato tanto la sua serietà & compostezza. Ero già preparata a una noiosissima prima seduta conoscitiva, col solito codazzo di domande... ah toscana di dove? ah ma che lavoro fai? Etcetc. Ma perchè dovrei dire a uno sconosciuto i fatti miei? E invece S. mi ha messo subito al lavoro. Tappeto, attrezzi vari, panche, panchette, tappetini e quant'altro. Spiegandomi, rispondendo alle mie domande, mettendomi in guardia sui dolori del giorno seguente, dicendomi anche cose alquanto discutibili sul fatto che coi pesi si bruciano i carboidrati e con l'aerobica i grassi, ma va bene, se uno è gentile e non rompe le scatole non voglio stare troppo a sindacare. Peccato che quando mi ha lasciato da sola sul tapis roulant per andare a farmi la scheda dopo cinque minuti sono scappata, era troppo tardi. Spero non se ne sia accorto. Ma la prossima volta, giuro, con la mia nuova scheda farò tutto dall'inizio alla fine.

lunedì 31 gennaio 2011

LA VERSIONE DI BARNEY - IL DISCORSO DEL RE

C'è voluto un bel po' di tempo - sembrava che le circostanze si ostinassero a impedirmelo - ma finalmente la settimana scorsa sono riuscita a vedere "La versione di  Barney". E... 1) Mi è rimasta indelebile in testa la bellissima "I'm your man" di Leonard Cohen, parte della colonna sonora; 2) Mi sono ripromessa di leggere quanto prima il libro di Mordecai Richler, sperando che mi faccia innamorare come non è riuscito a fare il film.

martedì 18 gennaio 2011

UN GIORNO

Ho letto "Un giorno" di David Nicholls poche settimane prima di aprire questo blog. Ne avrei voluto parlare  più di una volta, ma poi, presa dallo scrivere di tante altre "esperienze", ho sempre finito per non farlo, anche se continuava a non andarmi giù di lasciarlo nei cassetti della memoria senza condividerlo, perchè è davvero troppo bello. Così alla fine eccomi qua a rendergli giustizia.

L'input definitivo a scriverne mi è arrivato per due motivi: primo, perchè nelle ultime settimane l'ho sentito chiamare in causa più volte, vuoi perchè durante le feste c'è più tempo da dedicare alla lettura e fra i regali di Natale i libri vanno alla grande, vuoi perchè a fine anno si tende a fare classifiche e fra i migliori  romanzi del 2010 "Un giorno" è stato citato da più voci, alle quali non posso che unirmi;  secondo motivo, perchè è in post-produzione il film che ne ha tratto la regista Lone Scherfig (la stessa di "An education"), con protagonisti Anne Hathaway e Jim Sturgess. Il film sarà nelle sale a fine 2011 e allora non ho dubbi che il romanzo di Nicholls vivrà una seconda stagione di gloria.

martedì 11 gennaio 2011

HEREAFTER

Venerdì ho visto "Hereafter", il nuovo film di Clint Eastwood. Un po' in ritardo sui tempi, stamani  ho  iniziato a scriverne in un post, riproponendomi di finire stasera. Nel frattempo ho letto quello che ha scritto in merito Daria Bignardi sul suo blog, e sono rimasta un po' interdetta, con l'entusiasmo smorzato. Vero che  le opinioni, sui film come sui libri, non possono che essere personali e non sempre condivisibili, e che a me capita non di rado un certo "offuscamento del giudizio razionale" quando un'opera  mi prende tantissimo, però quando leggi una recensione che smonta  completamente o quasi un film che ti è piaciuto molto, e che proviene da una "penna" che ammiri e stimi... ecco un po' ti viene da ripensare ai tuoi giudizi. Oltre a questo, anche mia mamma mi ha fatto commenti poco entusiasti, dopo che io le avevo consigliato vivamente il film. E così torno a scriverne con qualche piccolo punto interrogativo.

lunedì 3 gennaio 2011

LA BELLEZZA (?) DEL SOMARO

Andare in un multisala nel periodo delle feste natalizie può rivelarsi un'interessante esperimento sociologico, se riuscite a superare una serie di ostacoli che vi troverete immancabilmente davanti:

a) fila chilometrica alla cassa;
b) vicino di posto sgranocchiatore folle di tutto ciò che di croccante e rumoroso ci sia in commercio;
c) odore nauseante di popcorn ovunque;
d) commenti impropri e assolutamente inopportuni provenienti dalla fila davanti;
e) risate sguaiate nel totale silenzio;
f) mezz'ora di pubblicità pre-film su attività commerciali dai nomi improbabili;
g) poltrone sporche, meglio non indagare di cosa;
h) colpi sul retro delle suddette poltrone, provenienti dagli occupanti dei posti dietro di voi.

Ecco, tutte queste prove di sopportazione meritebbero la ricompensa di un bel film. Quando ciò non succede, capita che un po' ti girino le scatole. Infatti.
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