Ieri sera sono finalmente riuscita a vedere questo film, l'ultimo del 2010 a quanto pare...! Sam Mendes non delude, anche se con Revolutionary Road mi aveva preso l'anima in maniera difficilmente replicabile. "American Life" vuole essere comunque molto diverso, già a partire dalla coppia di protagonisti John Krasinski (Burt) e Maya Rudolph (Verona), che hanno alle spalle ruoli minori e rappresentano quanto di più somigliante possa esserci a due normali trentenni, di quelli che si incontrano tutti i giorni, ben diversi dalla coppia cinematografica Di Caprio-Winslet di Revolutionary Road. Ma la bellezza di questo film è data proprio dal lirismo nascosto nei piccoli gesti della vita quotidiana e nell'alchimia tanto semplice quanto eccezionale di una coppia innamorata davvero.
venerdì 31 dicembre 2010
lunedì 27 dicembre 2010
THE TOURIST PER CASO... MA ANCHE NO
Questo weekend volevo vedere "American Life". Avevo voglia di un bel film dopo un Natale un po' sottotono e di "American Life" avevo sentito parlare molto positivamente. Senza contare che Sam Mendes è il regista di un film che ho adorato, "Revolutionary Road". Purtroppo però bisogna fare i conti con la programmazione cinematografica, che in questo periodo privilegia i cinepanettoni e i film riempi-botteghino, così ecco che ieri sera ho visto "The Tourist".
sabato 25 dicembre 2010
...AND SO THIS IS CHRISTMAS
E' Natale. Una di quelle occasioni che aspetti con impazienza e che poi quando arrivano vorresti svicolare il prima possibile. Già il 24 ti ritrovi a pensare che non vedi l'ora di essere all'Epifania che tutte le feste si porta via per tornare al solito, rassicurante tran tran. Salvo che poi ti abitui al clima festivo, agli auguri, al rosso da tutte le parti e al panettone, e allora ci stai anche bene in quel limbo carico di addobbi e luci e colori che ti traghetta verso l'anno nuovo, stordita dalla giostra dei festeggiamenti che riescono quasi a sopire la necessità di fare bilanci e stilare liste dei buoni propositi. Perchè, diciamocelo, Natale è tempo di bilanci, così come Capodanno è il momento dei buoni propositi. Mai che ne abbia rispettato uno io, se non altro non di quelli di inizio anno. Tipo: dimagrire tre chili, iscrivermi in palestra, andare a letto prima la sera, diminuire la smania di controllo, concedere più spazio al mondo che mi circonda riducendo la portata degli egoismi... e via dicendo. Ma tant'è. Di solito ci si ostina a ripetersi anche quando si sa che è perfettamente inutile, sai mai che stavolta funzioni...
sabato 18 dicembre 2010
ABERCROMBIE? NO GRAZIE
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Non posso farci niente, Abercrombie & Fitch proprio non mi piace. Qualche sera fa mi stavo infilando nel letto quando l'occhio mi è caduto sugli addominali di un bel ragazzo in camicia aperta. No, il viso non si vedeva, solo dal mento in giù, fermandosi giusto all'inguine. E no, non era in camera con me, ahimè.
martedì 7 dicembre 2010
PER CHI NON STORCE IL NASO: TRENT'ANNI E UNA CHIACCHIERATA CON PAPA' - SI VEDE CHE ERA DESTINO
Tra novembre e dicembre ho letto due libri sui quali molti hanno storto il naso.
"Che leggi? Fai vedere..." "Mmm, alta letteratura..." "Tutte queste cose commerciali..." Qualcuno ha anche pronunciato la fatidica sentenza "Secondo me è tutta un'operazione di marketing". E io ad indignarmi profondamente.
Primo, perchè come ho sempre ribadito sono letterariamente onnivora, datemi un libro con le pagine fragranti di stampa, le parole scritte con caratteri ragionevolmente leggibili e quel buon odore tipico della carta, e sarò felice. (Per questo per me l'on line non potrà mai del tutto sostituire il cartaceo, è troppo il piacere sensoriale e fisico che mi dà la carta). Quindi, mi piace leggere di tutto, spaziare, e non avere preconcetti su chi scrive (quasi mai, diciamo). Secondo, perchè in questi casi che sto per citare, se l'ombra del preconcetto un pochino l'ho avuta anch'io, devo dire che l'ho messa da parte molto presto. Ma andiamo con ordine.
lunedì 6 dicembre 2010
ULTIMI AGGIORNAMENTI DAL FRONTE CINEMATOGRAFICO: INCONTRERAI L'UOMO DEI TUOI SOGNI - PRECIOUS - IL PADRE DEI MIEI FIGLI
Mi sento in debito: tra la fine di novembre e l'inizio di questo freddo dicembre ho decisamente trascurato il blog! E' stato però per una buona causa, visto che le ultime due settimane sono state UN TANTINO movimentate e piene di mille cose e novità su vari fronti, per cui non ho avuto materialmente il tempo ma soprattutto lo spazio mentale per concentrarmi su un nuovo post (pur essendo piena di idee e spunti). Aspetto in gloria il momento in cui finalmente funzionerà la wireless sul FrecciaRossa (ormai ci dovremmo essere?) così potrò sfruttare al meglio la mia cittadinanza onoraria del Fantastico Mondo Di Trenitalia per dedicare tempo a cose utili e costruttive (come per esempio appunto il blog!). Ma veniamo a noi e agli ultimi aggiornamenti dal fronte cinematografico.
sabato 20 novembre 2010
THE SOCIAL NETWORK
Non ho fatto come Francesco Piccolo nel post precedente, che rimanda all'infinito la visione di un film; a dirla tutta avrei voluto far durare un po' di più l'attesa e invece sono diligentemente e banalmente andata a vedere "The Social Network" nel primo weekend di programmazione, trovando un cinema stranamente poco gremito, pur essendo sabato sera nel centro di Siena. L'impressione che ho è che questo film, annunciato come il film dell'anno per la golosità del tema, non abbia fatto un grande botto, o quantomeno sia uscito un po' in sordina.
La regia è di David Fincher (tra i suoi lavori più famosi ci sono "Seven", "Fight Club", "Panic Room" e il recente "Il curioso caso di Benjamin Button").
mercoledì 17 novembre 2010
...IL MOMENTO IN CUI IERI SERA E' FINITO
Sto leggendo "Momenti di trascurabile felicità", l'ultimo libro di Francesco Piccolo. E' semplicemente geniale. I primi due brani mi hanno colpito tantissimo, li ho letti più volte e fatti leggere ad altri. Li riporto qua sotto perchè troppo belli per non essere condivisi.
Mi è venuto spontaneo associarli a "Le passanti", canzone di Brassens cantata da De Andrè, bellissima e malinconica, che potrebbe esserne la colonna sonora perfetta.
Giudicate voi...
Giudicate voi...
lunedì 15 novembre 2010
LO SO CHE C'ENTRA POCO O NIENTE MA...
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LO SO CHE C'ENTRA POCO O NIENTE MA voglio raccontare quest'episodio.
Sono su un Frecciarossa qualsiasi di un giorno qualsiasi nei miei pellegrinaggi Firenze - Milano. Mi faccio i cavoli miei, come al solito. Ma come al solito c'è chi invece adora farsi i cavoli degli altri, o quantomeno fare in modo che i suoi, di cavoli, siano resi noti a tutti.
Davanti a me uno strano signore, di un'età approssimativamente vicina agli ottanta, a giudicare dal volto rugoso, ma con un fisico massiccio e robusto da boxeur attempato, che legge Il Venerdì di Repubblica con occhiali spessi calati sul naso schiacciato. Nei quattro sedili alla mia destra un ragazzo mezzo addormentato e poco memorabile e due donne. La mia attenzione è stata attirata proprio da loro due, provenienti da Roma e dirette a Milano, anzi a Bergamo.
martedì 9 novembre 2010
GORBACIOf
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Yang Mi
In questo periodo ho bisogno di poesia. Per questo ho voglia di scrivere di questo film. L'ho visto ormai più di una settimana fa al Cinema Eliseo a Milano, in un giorno di pioggia battente e con un po' di scetticismo sul tema, anche se consapevole della grandezza di Toni Servillo, che mi ha stregato nell'interpretazione di Andreotti nel Divo di Sorrentino.
Gorbaciof è un film che fa la differenza. Il regista è Stefano Incerti, poco conosciuto anche se non esordiente. Questo film ce lo siamo persi il primo giorno a Venezia, era presentato fuori concorso e noi siamo arrivati in ritardo alla proiezione, trafelati per il viaggio e l'estenuante pellegrinaggio vaporetto - bus... e il film è andato buca. Era un dovere morale recuperarlo!
lunedì 1 novembre 2010
"IO CHE T'HO FATTO TI DISFO..." - LA FOLLIA DELLA PECORA NERA
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In uno dei post precedenti ho citato una frase del secondo Wall Street: "Follia è ripetere la stessa azione ed aspettarsi un risultato diverso". Ecco, ripensando al film di Ascanio Celestini "La pecora nera" questa definizione di follia mi è apparsa quanto mai calzante: il film è tutto una ripetizione di parole, suoni onomatopeici, codici comportamentali e situazioni, fino al limite dell'esasperazione. Se volete passare un'ora e mezzo di sana angoscia, andatelo a vedere!
venerdì 29 ottobre 2010
I PONTI DI MADISON COUNTY E L'ETERNO DILEMMA
Qualche sera fa ho fatto le due di notte per vedere questo film e sono andata a letto inquieta, ancora intrisa del senso di tristezza e di inesorabilità che mi ha trasmesso. Mi è riaffiorata alla mente un'immagine della prof di italiano del liceo che parlava di "rassicurante tranquillità amorosa" contrapponendola all' "emozione dell'amore" e me lo ricordo ancora perchè in quel momento mi sono sentita inequivocabilmente chiamata in causa, io paladina della "logica dell'emozione".
Probabilmente è proprio una questione di temperamento, di natura; ci sono donne che sognano da sempre l'abito bianco così come uomini che non vedono l'ora di "sistemarsi per la vita": a me tutto ciò ha sempre messo ansia, non mi vengono in mente altre definizioni più calzanti!
Probabilmente è proprio una questione di temperamento, di natura; ci sono donne che sognano da sempre l'abito bianco così come uomini che non vedono l'ora di "sistemarsi per la vita": a me tutto ciò ha sempre messo ansia, non mi vengono in mente altre definizioni più calzanti!
martedì 26 ottobre 2010
WALL STREET - IL DENARO NON DORME MAI
"Follia è ripetere la stessa azione ed aspettarsi un risultato diverso"
La prima sensazione che mi ha trasmesso questo film è una voglia enorme di tornare a New York. Voglia che per un po' si era sopita, NY negli ultimi anni è stata presa massivamente d'assalto e come tutto ciò che diventa oggetto del desiderio comune aveva perso il mio interesse; oltre a questo ho attraversato una fase di rifiuto della grande città, avevo voglia piuttosto di viaggi in spazi aperti e sconfinati, territori esotici... Adesso invece il desiderio di NY sta tornando a farsi prepotente e devo ammettere che vedere Wall Street era un po' anche un modo per soddisfare questa pulsione.
giovedì 21 ottobre 2010
LEIELUI
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Mi sono innamorata di Andrea De Carlo. Letterariamente, s'intende. In pochi giorni ho divorato il suo ultimo romanzo, Leielui, leggendo fino a consumarmi gli occhi, con l'urgenza di quei libri che ti catturano e non ti lasciano andare fino a che non arrivi all'ultima riga, anzi per un bel po' nemmeno dopo. E' come uscire da una storia d'amore che ti ha preso l'anima, dopo la quale hai bisogno di isolamento e decompressione. Ecco, alla fine di questo libro ho provato la stessa cosa, non potevo ributtarmi subito su letture che richiedessero altrettanta partecipazione emotiva, così adesso sul mio comodino ci sono riviste, manuali di sviluppo personale e l'autobiografia di Gianluca Grignani.
Penso che ci metterò un po' di tempo prima di liberarmi di Clare Moletto e Daniel Deserti, leielui appunto, perchè questi personaggi sono tratteggiati con una maestria tale da renderli quasi tangibili; non mi stupirei se uscissero dalle pagine del libro e me li ritrovassi davanti per strada, lei coi suoi capelli ricci e il suo corpo armonioso, lui col suo sguardo scuro e la forza compressa.
lunedì 11 ottobre 2010
INCEPTION, FINALMENTE. MA IN TEMA DI SOGNI HO PREFERITO SVANKMAJER
Finalmente ho visto "Inception".
A parte la location - multisala di provincia in un'uggiosa domenica pomeriggio, gelo in sala per l'aria condizionata e a malapena una quindicina di temerari spettatori.
A parte i 7,50 euro di biglietto per delle poltrone in condizioni orrende (prevedo vita breve per questo cinema!).
A parte che a metà film mi è calata la palpebra e sì, lo ammetto, ho chiuso discretamente gli occhi per dieci-quindici minuti, però poi mi sono ripresa!
A parte tutto... be' insomma... posso dire che non mi ha entusiasmato?
sabato 9 ottobre 2010
PROSPETTIVE
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Wislawa Szymborska
"Si sono incrociati come estranei,
senza un gesto o una parola,
lei diretta al negozio,
lui alla sua auto.
Forse smarriti
o distratti
o immemori
di essersi, per un breve attimo,
amati per sempre."
(da Prospettiva, Wislawa Szymborska)
(da Un'estate fa, Camilla Baresani)
senza un gesto o una parola,
lei diretta al negozio,
lui alla sua auto.
Forse smarriti
o distratti
o immemori
di essersi, per un breve attimo,
amati per sempre."
(da Prospettiva, Wislawa Szymborska)
...
"Perchè, mi chiedevo guidando nel ritmato bisbiglio dei tergicristalli, perchè soffriamo per la vita non vissuta, per la frustrazione dei desideri non ancora realizzati o irrealizzabili, perchè ci diamo tanta pena anzichè comportarci come questo paesaggio che si lascia far tutto, che subisce le scosse, le piogge, i lapilli, i venti, il sole e la neve, e ne approfitta per rinnovarsi e rinverdirsi senza mai perdere nulla della sua pacificante bellezza e del suo mistero?"
(da Un'estate fa, Camilla Baresani)
venerdì 1 ottobre 2010
MANGIA PREGA AMA
La serata è cominciata con un improbabile aperitivo a base di pasta al pesto e succo di frutta con la mia amica E. Decisamente poco soddisfatte, non ci abbiamo pensato due volte a dirigerci verso una focacceria per un (decisamente più allettante) panino con la cecina. Alla faccia del carboidrato serale!
Dopo questo inizio, il mood era giusto per la visione del film di Ryan Murphy "Mangia Prega Ama", con protagonista Julia Roberts, tratto dal libro autobiografico della scrittrice newyorchese Elizabeth Gilbert. Mi aspettavo una piacevole commedia ed ero curiosa di vedere le scene girate in Italia.
mercoledì 29 settembre 2010
LA PRIMA COSA BELLA CANDIDATO AGLI OSCAR
E' di oggi la notizia che "La prima cosa bella" di Paolo Virzì è candidato agli Oscar come miglior film straniero. C'è chi lo ha tacciato di "inconsistenza". A me invece ha lasciato un ricordo e soprattutto delle emozioni durature, che se chiudo gli occhi riesco a percepire ancora. Sarà la toscanità del film, sarà il mare, sarà la colonna sonora di Malika Ayane... Oppure la perfetta sinergia tra le bravissime Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli nell'interpretare due epoche diverse della vita della protagonista, con atteggiamenti, espressioni, caratteristiche talmente sinergiche e naturali da sembrare veramente il frutto di un'alchimia speciale.
Un film fatto bene, amato. Complimenti Paolo e complimenti a tutto il cast!
mercoledì 22 settembre 2010
LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI
"I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma che per qualche motivo non ne fossero capaci. Il secondo pensiero lo sfiorava soprattutto la sera, nell'intrecciarsi caotico di immagini che precede il sonno, quando la mente è troppo debole per raccontarsi delle bugie.
martedì 14 settembre 2010
SOMETHING ABOUT SOMEWHERE
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Venezia 67
giovedì 9 settembre 2010
VALLANZASCA E LE SUE SCOMODE VERITA'
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L'inizio è sempre la parte più importante... o quasi. L'incipit di un romanzo, la scena iniziale di un film, lo sguardo sull'altro che fa scattare il colpo di fulmine. Dunque... come iniziare questo blog? O meglio: da dove iniziare per non cadere nelle banalità da flusso di coscienza?
Sono rientrata due giorni fa dalla 67° Mostra del Cinema di Venezia e, a parte il clima umido della laguna, l’anarchia dei capelli al vento durante gli spostamenti in vaporetto, le pose delle star ai flash dei fotografi sul tappeto rosso e le maratone di visione collettiva, ci sono state alcune proiezioni che mi hanno lasciato impressioni durature.
Sono rientrata due giorni fa dalla 67° Mostra del Cinema di Venezia e, a parte il clima umido della laguna, l’anarchia dei capelli al vento durante gli spostamenti in vaporetto, le pose delle star ai flash dei fotografi sul tappeto rosso e le maratone di visione collettiva, ci sono state alcune proiezioni che mi hanno lasciato impressioni durature.
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