sabato 18 agosto 2012

50 SFUMATURE: CONDIRE CON GENEROSE DOSI D'IRONIA E GUSTARE CALDO


Mr. Grey è nato il 21 giugno. Lo si scopre in 50 sfumature di Nero, il secondo libro della trilogia-tormentone, manna dal cielo per tutti coloro che si trovano ad animare i dibattiti e le pagine dei giornali in questa estate 2012, obiettivamente un po' moscia.

Ho letto il libro Grigio e il libro Nero (cercando di non raccontarlo troppo in giro). Pochi (e soprattutto poche) capirebbero che la mia è pura curiosità socio-intellettuale, piuttosto che necessità di soddisfare intimi pruriti! Eh sì perché, come accade a volte con partiti politici o certa tv spazzatura, non si sa chi siano nel primo caso gli elettori, nel secondo il pubblico: nessuno lo ammette apertamente ma tutti o quasi ci sono dentro. E infatti man mano che il tormentone avanza si vede il libro aggirarsi nelle mani più improbabili: dalla vicina di scrivania in ufficio o in redazione alla di lei madre o nonna, dall'intellettuale snob alla signora che ti siede a fianco in metrò. I librai dicono che è boom, e la prassi lo conferma ampiamente.

La mia idea è che vale per la trilogia delle sfumature quel che vale per il pulcino Pio: se tutti ne parlano, puoi fare lo snob quanto vuoi, ma se la curiosità è una caratteristica che ti appartiene alla fine vorrai sentirlo anche tu quel tormentone, se non altro per dire che sì, lo sai che il pulcino Pio, la gallina cò e il tacchino glugluglu... E inevitabilmente finirai per canticchiarlo anche tu. E' nella natura umana, e non c'è animo snob che regga.

Poi, il giudizio intellettuale è altra cosa.

Per quanto mi riguarda, ai 2/3 del libro Nero ho subìto una battuta di arresto, e al duecentesimo orgasmo di Anastasia ho iniziato a desiderare che lui – Grey - facesse il più in fretta possibile, perché la tendenza allo sbadiglio si faceva in me sempre più forte. Ma il dominatore non vuole mai fare troppo in fretta, e fa bene. Però a noi, francamente, dopo un po' stufa, e l'invidia non c'entra.

E.L.James, autrice della trilogia
Comunque, non so se la data del 21 giugno sia stata scelta a caso dall’autrice, Mrs. Erika Leonard, in  arte E.L. James (che dice di aver messo nella trilogia TUTTE E SOLO le sue fantasie...), fattosta che ho trovato quella di posizionare il compleanno di Christian Grey il 21 di giugno una scelta perfetta.


I nati il 21 di giugno mi risultano essere persone decisamente particolari. Anzitutto sono cuspidi, e non una cuspide qualsiasi ma una cuspide fra due segni che più diversi non potrebbero essere: gemelli e cancro.

I gemelli nella loro migliore veste sono comunicativi, poliedrici, istrioni e incantatori. Con loro non ci si annoia e, come Grey, sono in grado di rendere la routine un concetto sconosciuto. Nel loro lato peggiore invece sono duplici, ambigui, sempre come Mr. Grey. Quelli nati il 21 giugno hanno però anche la sensibilità del cancro, le capacità empatiche e le fragilità che da bravi istrioni sapranno e vorranno nascondere. Saranno sicuramente volubili, lunatici, indubbiamente mai banali, ma che fatica stargli dietro!, e soprattutto saperne prendere il lato luminoso, a dispetto di quello oscuro.

Ecco, volevo fare i complimenti a E.L. James per aver fatto nascere Christian Grey il 21 giugno, e per averlo fatto scoprire solo a chi, temerariamente, si sarebbe avventurato a leggere il secondo capitolo della sua trilogia.

Digressioni astrologiche a parte, la domanda sorge spontanea: e il libro Rosso? Sempre per interesse socio-intellettuale, ma anche per eccesso di perfezionismo, credo proprio che mi sorbirò la trilogia fino alla fine. In fondo l'agosto milanese è ancora lungo e, in mancanza di qualche follia derivante da colpi di calore, non credo che in giro ci sarà niente di particolarmente eccitante.
Dunque, trastulliamoci con le 50 sfumature come si legge il gossip dal parrucchiere, sentiamoci legittimate (e legittimati, visto che pure qualche maschietto non è esente dal contagio, aizzato da amiche che lo paragonano – con eccesso di zelo – al bel Christian).
Nicole Minetti rapita dalla lettura...

Rivoluzione o letteratura da ombrellone? Delle due - no doubt - la seconda, aggiungendo però anche letteratura da metrò, oppure da bordo piscina. E lo dice una che ama il pop.

La James, pur avendo avuto un’idea intrigante nel costruire questo calderone di fantasie (sue o altrui), compie a mio parere l’errore di indugiare DAVVERO TROPPO nel piccante: tutte quelle scene di sesso (qualcuno le ha contate?) sono eccessive e tolgono equilibrio all’opera e sprint alla trama. I personaggi sono ben congegnati, la storia pure, sarebbe chick lit di categoria (perdonatemi l’ossimoro), ma tutto quello spicy la abbassa al rango di romanzetto pseudo erotico per casalinghe annoiate (con tutto il rispetto per le casalinghe e anche per le annoiate).  

Diverse scene ammetto di averle saltate a piè pari, per seguire il plot narrativo senza le interferenze degli ooohhhh di Anastasia. Che poi, parliamoci chiaro, si è mai vista una vergine che nel giro di una settimana diventa una dea del sesso? Un’amazzone quasi ninfomane, capace di avere orgasmi multipli a go-go?

No che non si è vista.

Certo, con davanti questo bel pezzo di figliolo, padrone del mondo a 26 anni, con un corpo da modello di Abercrombie e il volto perverso di una Venere in Pelliccia al maschile, magari una impazzisce tutto d’un colpo, gli ormoni cominciano a ragionare per conto loro e lei diventa come quella ragazza che in Inghilterra ha iniziato ad avare orgasmi a raffica in seguito ad un qualche incidente.

Tutto può essere.

Ma se vogliamo parlare di sadomaso, grande “novità” che pareva dovesse essere introdotta dalla trilogia delle sfumature, gli amanti (quelli veri) del genere non possono che farsi grasse risate: si è mai visto un rapporto schiava-padrone (o viceversa) dove il massimo della "pratica" è qualche sonora sculacciata? O al limite una bella cravatta intorno ai polsi? No, quell’universo è altro, e l’autrice non lo esplora nemmeno da lontano. La sua trilogia è assolutamente politically correct, versione aggiornata della vecchia, polverosa fiaba che ci raccontavano da bambine: “la fanciulla incontrò il suo principe azzurro, e vissero felici e contenti” (dopo qualche sculacciata).

Ma c’è un altro aspetto a dir poco fiabesco in quest’opera, forse addirittura più del vissero felici, sculacciati e contenti: Anastasia (che tra parentesi è la perfetta incarnazione della gattamorta) più o meno dopo la prima settimana del suo primo stage viene assunta nella casa editrice per cui lavora. Naturalmente soffiando il posto al suo capo. Dal fare fotocopie e caffè passa diretta alle riunioni dirigenziali, senza nemmeno arrivare al secondo giro di buoni pasto.

Ecco, qui la James dimostra eclettismo notevole: dalla chick lit pseudo erotica passa direttamente alla fantascienza. Credo che se l’avessi a portata di mano la sculaccerei...

5 commenti:

  1. Brava, sono perfettamente d'accordo. Mi sono fermata al primo, comprato da mio marito che però non è riuscito a finirlo. Analisi azzeccatissima, pure il parallelo con il pulcino pio...

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  2. sono daccordissimo, brava silvia ti meriti un posto fra gli intellettuali intelligenti

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  3. Grazie Jo!! Credo che per un uomo in effetti sia una delle letture più noiose possibili! Quel che attira le donne nella storia delle 50 sfumature è soprattutto il sogno romantico e l'idealizzazione di Christian Grey, mentre la scialba Anastasia non esercita certo la stessa potente attrazione sull'altro sesso. E poi hai notato che di lei non viene quasi data una descrizione fisica dettagliata? Mi immagino una figura un po' opaca, lineamenti anonimi...
    E a proposito di anonimato... la pecca dei commenti su Blogger è che chi non è registrato compare come anonimo, quindi Anonimo che hai commentato se ti va fatti riconoscere, e grazie per avermi dato dell'intellettuale ma soprattutto dell'intelligente ;-)

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  4. nella mail che manda ana a lui per pranzo il giorno del suo compleanno c'è scritto 18 giugno non 21

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  5. Sono andata a ricontrollare ed effettivamente a un secondo esame sembra che la data sia il 18 giugno... temo di essermi autosuggestionata con la teoria del 21! Cmq sempre un po' cuspide Mr. Grey rimane ;-)

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