Ho scoperto il cinema di pomeriggio. E' un lusso che posso permettermi in questo periodo e che mi sta dando grandi soddisfazioni.
Primo: la poltrona di un cinema medio è molto più comoda di casa mia, e mi consente di sprofondare in due ore di assoluta beatitudine. Nel buio di una sala semivuota sto trovando la mia oasi di relax. Altro che yoga... io vado al cinema!
Qualche giorno fa volevo vedere 'La pelle che abito' di Almodòvar ma ho fatto tardi e mi sono ritrovata a vedere 'Ma come fa a far tutto?', film nel quale non avrei mai scelto di investire 6,50 euro spontaneamente. Protagonista è una Sarah Jessica Parker post 'Sex and the City', che in comune con Carrie Bradshaw ha i capelli vaporosi e l'abilità di correre sugli stiletto. Il film è tratto dal libro di Allison Pearson, uscito ormai una decina di anni fa, che vede protagonista Kate - Sarah Jessica, donna in carriera che ce la mette tutta per conciliare un lavoro appassionante e frenetico con il marito e i due figli, in un tourbillon di vicissitudini comiche in cui si trova a lavorare a stretto contatto con un affascinante Jack - Pierce Brosnan.
Il film (regia di Douglas McGrath) è gradevole e giustamente buonista, ma nonostante questo l'ho trovato garbato e intelligente, lontano dalla comicità grossolona di tante pellicole made in Usa. I personaggi sono ben tratteggiati: la collega stakanovista di Kate, Momo (Olivia Munn), un vero e proprio robot in tailleur e tacchi a spillo, il collega pronto a prendersi il merito dopo che il lavoro sporco lo ha fatto qualcun altro (Chris Bunce - Seth Meyers) e il marito Richard (Greg Kinnear) che fortunatamente mantiene una sua dignità maschile e non è ritratto come il solito coniuge zerbino della donna in carriera. Sono ironiche e oneste le perle di saggezza dell'amica Allison (Christina Hendricks, la rossa di Mad Men), così come le scritte/fumetto che appaiono sullo schermo. Sarah Jessica è perfetta nella parte di Kate, scricciolo perennemente in bilico sul tacco dodici come sulla sua vita, e ci regala una massima: 'Una volta mi hanno detto che il trucco dei giocolieri non sta nella presa, ma nel lancio. E allora anch'io faccio così: lancio, lancio, lancio...'.
Il film (regia di Douglas McGrath) è gradevole e giustamente buonista, ma nonostante questo l'ho trovato garbato e intelligente, lontano dalla comicità grossolona di tante pellicole made in Usa. I personaggi sono ben tratteggiati: la collega stakanovista di Kate, Momo (Olivia Munn), un vero e proprio robot in tailleur e tacchi a spillo, il collega pronto a prendersi il merito dopo che il lavoro sporco lo ha fatto qualcun altro (Chris Bunce - Seth Meyers) e il marito Richard (Greg Kinnear) che fortunatamente mantiene una sua dignità maschile e non è ritratto come il solito coniuge zerbino della donna in carriera. Sono ironiche e oneste le perle di saggezza dell'amica Allison (Christina Hendricks, la rossa di Mad Men), così come le scritte/fumetto che appaiono sullo schermo. Sarah Jessica è perfetta nella parte di Kate, scricciolo perennemente in bilico sul tacco dodici come sulla sua vita, e ci regala una massima: 'Una volta mi hanno detto che il trucco dei giocolieri non sta nella presa, ma nel lancio. E allora anch'io faccio così: lancio, lancio, lancio...'.
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