giovedì 21 ottobre 2010

LEIELUI

Mi sono innamorata di Andrea De Carlo. Letterariamente, s'intende. In pochi giorni ho divorato il suo ultimo romanzo, Leielui, leggendo fino a consumarmi gli occhi, con l'urgenza di quei libri che ti catturano e non ti lasciano andare fino a che non arrivi all'ultima riga, anzi per un bel po' nemmeno dopo. E' come uscire da una storia d'amore che ti ha preso l'anima, dopo la quale hai bisogno di isolamento e decompressione. Ecco, alla fine di questo libro ho provato la stessa cosa, non potevo ributtarmi subito su letture che richiedessero altrettanta partecipazione emotiva, così adesso sul mio comodino ci sono riviste, manuali di sviluppo personale e l'autobiografia di Gianluca Grignani.
Penso che ci metterò un po' di tempo prima di liberarmi di Clare Moletto e Daniel Deserti, leielui appunto, perchè questi personaggi sono tratteggiati con una maestria tale da renderli quasi tangibili; non mi stupirei se uscissero dalle pagine del libro e me li ritrovassi davanti per strada, lei coi suoi capelli ricci e il suo corpo armonioso, lui col suo sguardo scuro e la forza compressa.

Non conoscevo molto Andrea De Carlo, avevo letto, anni fa, "Treno di panna" e "Pura vita", ma onestamente non ricordo che mi avessero troppo colpito. Però mi sono decisa a leggere questo libro, sull'onda di recensioni interessanti e, lo confesso, di una copertina attraente, che ho scoperto essere opera dello stesso De Carlo. 

Leielui è una storia d'amore, o meglio di un innamoramento, ma quello che fa la differenza a mio parere è lo stile narrativo dell'autore. De Carlo riesce a entrare con una profondità e un'acutezza psicologica fortissima nei meccanismi che regolano (e s-regolano) le interazioni fra i personaggi. Riesce a risalire alle radici delle loro azioni, dei loro stati d'animo, delle loro pulsioni e dei loro istinti contrastanti con una sensibilità e  una capacità introspettiva rare, e con superba prodezza verbale. I dialoghi, le immagini che De Carlo ci rende sono talmente vividi da acquisire tridimensionalità,  catturano in  una storia che potrebbe essere come mille altre storie, ma non lo è, perchè ogni particolare è tratteggiato in tutte le sue dimensioni, forme, consistenze, odori, sapori, luci e ombre, tanto da rendere credibili anche le parti più rocambolesche e pittoresche. 

All'inizio ero un po' turbata, quasi infastidita, come capita ogni volta che si legge-vede-sente qualcosa in cui ci si trova chiamati in causa, che coinvolge nel profondo toccando tasti dolenti; poi dopo le prime pagine il fastidio si smorza e svanisce, vengono fuori le psicologie, le ragioni e non ragioni dei personaggi e si diventa più indulgenti, con Clare, con Daniel e anche con se stessi e le proprie incoerenze.

Il finale è aperto, ma a me è rimasto un dubbio su una possibile interpretazione, sarei curiosa di sentire il parere di qualcun altro che come me lo ha già letto...

7 commenti:

  1. ...mi hai fatto venir voglia di leggerlo!!...poi dopo ti dirò la mia!!:)

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  2. Sole. non avevo firmato!!..leggo leggo..ci sentiamo!!

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  3. Finalmente ce l'abbiamo fatta con questi commenti! ;-)Leggilo, ti piacerà sicuramente... poi mi dirai la tua...! Baci

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  4. allora non sono l'unico...
    ebbene si' anche io ho terminato questo libro(bello)lunedi',non solo riesco ad aprirne un altro(sul mio comodino stazionano ammaniti e un paio di dylan dog)....non solo..mi sento ancora prigioniero dei personaggi,della loro azione,della loro psicologia...alla fine una domanda mi assilla...ma l'amore che troviamo nel libro esiste???mah...io vedo in giro molti piu' stefano e clare...tanti troppi.. ciao ciao ANTONIO http://sweety70.wordpress.com/

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  5. Ciao Antonio e grazie per aver condiviso le mie Esperienzestetiche! Come ti ho accennato anche su FB, quello che penso al riguardo è che De Carlo ci descrive l'innamoramento ma non sappiamo il finale della storia... Come saranno Clare e Daniel dopo - ad esempio - un anno? L'amore come il loro esiste, ma quanto dura? Forse - azzardo - ci sono più Stefano e Clare perchè i Daniel e Clare durano lo spazio di un'estate...? Questo De Carlo non ce lo dice... :-)

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  6. Anch'io l'ho letto tutto!con una settimana!e mi vien voglia di rileggerlo!!...con il finale aperto c occorre un altro libro-seguito..sennò nn è giusto!daniela

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  7. E' vero Daniela... chissà che De Carlo non ci stia pensando... io quasi quasi ne vedrei bene anche una trasposizione cinematografica! Ciao e grazie per la visita! :-)

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