mercoledì 7 novembre 2012

CINQUANTA SFUMATURE DI CHRISTIAN

L'ho fatto. Ho letto anche il Libro Rosso. Ormai sdoganata la saga, ne ho fatto uso e consumo senza pudore, portandomi lo scottante volume in giro a destra e a manca, senza preoccuparmi di celarlo a sguardi indiscreti. Al massimo, in casi proprio estremi, giustificando la lettura con un interesse prettamente giornalistico. Bisogna pur mantenersi aggiornati sui temi caldi no?

Comunque, senza voler essere disfattisti, la trilogia segue una parabola discendente: l'idea si presenta come originale nel Libro Grigio, regge ancora nel libro Nero, si diluisce, si annacqua e perde vigore (in senso figurato...) nel libro Rosso.

1) Le scene di sesso sono drammaticamente ripetitive e didascaliche, negli atti e nel linguaggio. Se nei primi due volumi vale ancora l'effetto novità, nel terzo non se ne può più. Il grado di erotismo è pari allo zero.

2) Aldilà di uno o due episodi eclatanti, Mr e Mrs Grey non hanno mai un attrito, una discordia, una seppur minima discussione su, che ne so, cosa mangiare a cena oppure dove trascorrere il fine settimana. Forse il rapporto di dominazione consensuale è la soluzione per evitare i litigi coniugali? O forse il non avere alcun obbligo domestico (dal momento che c'è un esecutore dello staff di Christian per qualsiasi cosa) facilita decisamente il quieto vivere.

3) Il loro amore è idilliaco come quello di due quindicenni immersi in una bolla di sapone, e non perde smalto mai. Vorrei un quarto volume: 50 sfumature di grigio nel senso di quando Christian avrà i capelli grigi. Ci descriverà E.L. James come arriverà questa dorata coppia all'età della pensione? Sarei curiosa di vedere cosa metterebbe in campo l'astuta autrice, ma da perfetta catalizzatrice di sogni femminili quali si è rivelata non ci sono molti dubbi sulla piega che potrebbe dare agli eventi.

4) Nasce un figlio bellissimo e naturalmente adorabile, e ha i capelli ramati di Christian. Poteva nascere un bambino che non fosse un suo piccolo clone? Sia mai. Si prepara in arrivo anche una bambina, perchè nel manuale della perfetta Famiglia da Mulino Bianco ci vogliono un maschio e una femmina. E scommettiamo che questa sarà bruna e pallida come la mamma?

5) Ana consolida il suo status di businesswoman e di capo di una casa editrice senza praticamente mai essere al lavoro: suo marito, nonchè il proprietario dell'azienda, glielo impedisce circa un giorno sì e uno no. Lei lavora da casa, nel tempo libero fra un'erezione di lui e quella successiva, e quando va in ufficio è sempre in Louboutin tacco dodici e autoreggenti, annulla la maggior parte degli appuntamenti per star dietro alle fantasie del marito e dedica metà del suo tempo a scambiarsi email bollenti con il suddetto, salvo dialoghi sporadici con assistenti perplesse.

6) Come in ogni fiaba che si rispetti, e a cui ogni bambina è abituata -ahimé - fin da piccola, il Male e il Bene sono distintamente separati, nonostante i tentativi di farci apparire Christian ambiguo e duplice. I buoni sono tanto buoni, i cattivi tanto cattivi.

7) Sapete quali sono le parti più interessanti? Le due appendici finali: "Sfumature di Christian". Sembrano scritte da un'altra mano rispetto a quella dell'autrice e regalano finalmente punti di vista orginali. Ne "Il primo Natale di Mr. Cinquanta Sfumature" la voce narrante è Christian Grey bambino, mentre in "Entra in scena Mr. Cinquanta Sfumature" Christian racconta dal suo punto di vista il primo incontro con Ana. Finalmente una scrittura più originale e accattivante, un approfondimento psicologico un po' più strutturato. Viene da pensare che se la voce narrante dei tre libri fosse stata quella di Christian Grey invece che quella di Anastasia ci sarebbe stato da divertirsi molto di più.

2 commenti:

  1. non l'ho letto (nemmeno quelli prima)e sicuramente il tuo post mi ha confermato che è meglio spendere il proprio tempo e i propri soldi lontano da certi "successi" letterali.cmq non capisco come si faccia a concepire un'amore così..di sottomissione.ma veramente le donne hanno lottato tanto per l'emancipazione e poi si eccitano così?torniamo a fare le casalinghe allora.e siamo tutti più felici.che senso ha?mi aiuti a capire visto che l'hai letto.SoL

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  2. Personalmente mi sento molto più affine al ruolo di Christian che a quello di Anastasia, quindi non credo di poterti aiutare a capire! ;-) Però penso che la storia delle 50 sfumature sia l'estremizzazione della solita trita visione romantica della cenerentola che diventa principessa, della bella addormentata svegliata dal principe azzurro, di biancaneve e di tutte le favole che dicono che più la donna è bella, brava, buona e dolce più probabilità ha di essere amata dal principe. Peccato che i principi azzurri non esistano, non su questa terra almeno, e se anche esistessero avrebbero di meglio da fare che dedicare la propria esistenza alle varie cenerentole. Però c'è chi ancora questa cosa non l'ha capita, e continua a credere che esista, il principe, compreso di cavallo e castello. La vita in fondo sarebbe tanto più semplice se il principe ci prendesse in custodia e ci spianasse tutte le strade no? ecco, credo che sotto sotto ci sia questo strisciante desiderio nell'inconscio di ancora tante donne...

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